L’adozione delle linee guida per il PUC rappresentano per la Giunta Comunale un atto estremamente importante nei termini della pianificazione strategica della città che si basa, ancora oggi, su principi contenuti nel PRG risalente al 1983 e quindi spesso in contraddizione con i dettami normativi e con i piani attuativi.
Si può ritenere che le linee guida del PUC siano, in linea di principio, condivisibili ma è sicuramente necessario un maggior dettaglio per comprendere cosa realmente la Giunta Comunale abbia intenzione di fare. Senza questo dettaglio rimangono solo slogan generici. In pratica si evince che la delibera sulle linee guida del PUC non è profondamente calata nella realtà cittadina sammaritana ma è abbastanza vaga tanto che sembra attuabile in qualsiasi realtà comunale. Solo in alcuni casi si fa riferimento a situazioni della nostra città (Palazzo Teti Maffuccini, Mitreo, Anfiteatro, Centro di Incremento Ippico, etc.)
Affinché le linee guida del PUC non restino delle chimere si ritiene indispensabile che la Giunta Comunale rediga un approfondito studio di fattibilità, corredato da una pianificazione in termini di tempi e costi in modo da tenerne conto nei futuri Piani Triennali di bilancio preventivo comunali.
In primis resta da capire qual è la posizione della Giunta Comunale in merito al Piano Urbanistico redatto, con notevole dispendio di risorse economiche, dal Prof. Arch. Francesco Saverio Forte nel 2004 e mai attuato dalle Amministrazioni precedenti. Si intende fare tabula rasa di quanto già predisposto dal Prof. Forte, in tempi non troppo lontani, o utilizzarlo come base di partenza di un PUC che tenga conto, apportando le opportune modifiche, solo di ciò che nel frattempo si è modificato? Per non parlare degli ulteriori incarichi conferiti dalle amministrazioni precedenti allo stesso Prof. Forte (di cui è noto l’onorario in euro 254.400 aggiuntivo a quello già sostenuto a seguito della redazione del PUC nel 2004) e al Centro lnterdipartimentale di Ricerca dell’Università di Napoli Federico II.
Dei suddetti incarichi sono noti i reali stati di avanzamento ed i costi complessivi sinora sostenuti dall’Ente?
Non si evidenzia, da parte della Giunta Comunale, una posizione netta in merito al progetto di localizzazione della Cittadella Giudiziaria (il PRG del Prof. Forte la collocava a ridosso dello svincolo autostradale), alla linea metropolitana regionale Capua-Maddaloni, alla ex-Alifana il cui collegamento con Napoli, nonostante le infrastrutture realizzate giungano fino al Rione S. Andrea, è operativa fino ad Aversa.
Non si può non prescindere dalla realizzazione di strutture di accoglienza turistica/alberghiera adeguate ad una città laddove il turismo dovrebbe essere il fiore all’occhiello per la presenza massiccia di siti archeologici di pregio, invece il tutto è demandato all’iniziativa privata con l’attuale esistenza di qualche B&B.
Sulle aree da individuare per i siti produttivi non è presente nel PUC una posizione netta in merito all’area ex-Italtel identificabile solo come potenziale area per insediamenti produttivi eco-compatibili. Mentre il PRG “Forte”, più chiaramente dettagliato, individuava ben tre aree dove dislocare le attività produttive: ex-Italtel, nei pressi del Casello Autostradale e nell’area sud cittadina (Rione Sant’Andrea).
Seppur condivisibile e assolutamente auspicabile è la costituzione di un Centro Commerciale Naturale sul quale, prima di formulare un giudizio, aspettiamo maggiori dettagli circa le immaginarie botteghe che si trasformano in aziende e società consortili per un network territoriale capaci di gestire eventi e fiere e per rendere più attrattivi i luoghi destinati allo shopping e al tempo libero con la creazione di aree pedonabili e utilizzo estensivo di micro shuttle.
Infine nella scheda “attrezzature e siti collettivi” si nota un deficit sui complessi scolastici, dagli asili nido (nonostante lo zero di disponibilità in tabella finale) fino alla scuola media, sulle attrezzature sociali ed assistenziali, sui parchi di quartiere, sulle aree dedicate allo sport e al tempo libero ed, in merito, la Giunta Comunale non enuncia una posizione chiara e netta. Rimarchiamo come invece nel piano redatto da Forte erano presenti soluzioni già dettagliate circa svariati insediamenti sportivi e parchi di quartiere.
Altra considerazione: tenuto conto che la vigenza degli attuali strumenti urbanistici per i Comuni della Provincia decadrà il 23.07.2017 bisogna in soli 6 mesi procedere con l’approvazione del preliminare di piano, redigere il PUC ed infine approvarlo! Dati i tempi strettissimi probabilmente la Giunta ha già pronto nel cassetto il PUC da approvare?
Nell’ ultima riunione dei capigruppo, la maggioranza , sindaco in testa, ha dichiarato espressamente che non intende indire un consiglio comunale sulla materia. Quasi certamente hanno intenzione di sbrigarsela con altre due tre riunioni dei capigruppo per recepire anche i suggerimenti delle opposizioni, per poi redigere il loro Puc o modificare quello che hanno già pronto e portarlo in consiglio per la votazione. Così facendo potranno dire di aver preso qualche spunto dai nostri suggerimenti e fare la bella figura perché sono collaborativi.
Condanniamo il metodo non partecipativo con la cittadinanza e vogliamo che di un argomento così importante quale “le linee programmatiche del PUC” si discuta in consiglio comunale.