PREMESSO:
che la Via Francigena, anticamente chiamata “Via Francesca” o “Romea”, è tra i più antichi itinerari della cultura storica e religiosa euro-mediterranea che collega Canterbury a Gerusalemme, costituendo un “ponte di cultura” che supera in lunghezza i 2.500 chilometri poiché congiunge Europa del Nord ed Europa Mediterranea, Europa Balcanica e MedioOriente, con un percorso che attraversa Inghilterra, Francia, Svizzera, Italia, Città del Vaticano per raggiungere Gerusalemme attraverso la Grecia, la Turchia, la Siria, il Libano e Israele; che la Via Francigena è stata riconosciuta fin dal 1994 quale “Grande Itinerario del Consiglio Culturale d’Europa”, individuandone il percorso ufficiale, nel viaggio effettuato dall’Arcivescovo Sigerìco intomo al 990;
– che la Direttiva 2007/12 del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, ha riconosciuto l’Associazione Europea delle Vie Francigene (A.E.V.F.), costituita nel 2001, quale riferimento europeo per lo sviluppo e la salvaguardia del prestigioso itinerario e le ha conferito il riconoscimento di leader di rete portante (réseauporteur);
– che l’A.E.V.F., su raccomandazione del Consiglio d’Eiuopa, ha lavorato nella direzione di estendere il percorso da Roma a Gerusalemme includendovi le regioni del Mezzogiomo d’Italia;
– che la Società Geografica Italiana (SGI), è stata individuata dalla A.E.V.F., quale organizzazione deputata allo studio dei tracciati degli itinerari culturali tra cui la Via Francigena del sud;
– che i Cammini di Santiago de Compostela e la Via Francigena sono due degli itinerari religiosi più noti del mondo occidentale ed ogni anno diventano sempre più popolari tra i pellegrini ed i turisti, grazie anche alla promozione e allo sviluppo di infrastmtture e servizi;
– che nel tempo, lungo la via Francigena, sono sorti pian piano monasteri, punti di sosta e, parallelamente, vi si sono sviluppati traffici e scambi;
– che tale successo ha contribuito a sviluppare l’idea che i percorsi costituiscono una grande opportunità di marketing territoriale non solo per le città di destinazione (Santiago, Roma e Gemsalemme, ma anche peri territori attraversati dagli itinerari; – che un fondamentale aspetto devozionale del cammino spirituale era la visita ai luoghi santi della religione cristiana e la Via Francigena in particolare, era la “strada maestra” che da Canterbury conduceva i pellegrini a Roma in epoca medievale, quando l’Europa fu percorsa da ima moltitudine di anime “alla ricerca della Perduta Patria Celeste”;
– che gli itinerari storico-religiosi, ufficialmente riconosciuti come “Itinerari culturali europei” dal Consiglio d’Europa, diventano strumenti essenziali per favorire la consapevolezza del comune patrimonio europeo e fonte di sviluppo sociale, economico e culturale;
– che l’A.E.V.F. e la S.G.l. si sono impegnate a far riconoscere quale “Grande Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa” la direttrice Sud del percorso francigeno, ovvero il tratto italiano dal Lazio alla Puglia denominato “Via Francigena del Sud” presso il Consiglio d’Europa, realizzando, a tal fine, un progetto di Studio di fattibilità per la riscoperta e la valorizzazione della via Francigena nel Sud denominato “A piedi nella storia”, sul quale far convergere le Regioni interessate dall’itinerario culturale e dalle sue principali diramazioni: Lazio, Molise, Campania, Basilicata e Puglia;
– che il 14 aprile 2016 c’è stato il riconoscimento della Via Francigena nel Sud che ha ampliato di oltre 800 chilometri il tratto da Canterbury a Roma coinvolgendo cinque regioni (Lazio, Molise, Campania, Basilicata e Puglia), 43 diocesi e circa 250 comuni direttamente attraversati dalla rete del tracciato elaborato con la Società Geografica Italiana;
– che la Regione Campania, con D.G.R. n° 39 del 09/02/2015, ha aderito al programma “Via Francigena del Sud” e definito il percorso, individuandone l’antico tracciato attraverso le province di Caserta, Benevento ed Avellino;
– che il progetto “Via Francigena nel Sud” persegue la strategia regionale,anche per la nuova programmazione 2014-2020, in coordinamento con il Piano di Sviluppo Rurale ed altri programmi e o piani operativi;
– che con delibera di Giunta Regionale n. 886 del 29/12/2015, la Regione Campania ha acquisito, dalla S.G.L, le cartografie relative alle direttrici principali e sub-tracciati della Via Francigena del Sud in Campania nei territori delle Province di Caserta, Benevento ed Avellino; – che con delibera di Giunta Regionale n. 511 del 27/09/2016 la Regione Campania aderisce all’Associazione Europea delle Vie Francigene e costituisce il Comitato di Coordinamento delle Regioni della Via Francigena nel Sud(CCRVFS) per definire le azioni necessarie all’ottenimento e al mantenimento dell’estensione della certificazione di “Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa”, stabilendo di partecipare al gruppo di coordinamento tecnico delle 13 Regioni europee della Via Francigena (in sigla CECTI) e ai tavoli di lavoro da esso istituiti;
RITENUTO
necessario attivare, nel mentre vengono a definizione le azioni ed i finanziamenti di livello europeo, statale e regionale sulla realizzazione ed implementazione della Via Francigena del Sud, un partenariato tra i comuni interessati al primo tratto della stessa Via Francigena ovvero tra il confine della Regione Lazio e la Città di S. Maria Capua Vetere, onde programmare per tempo azioni e progettualità utili all’accesso alle fonti di finanziamento indicate;
VISTO lo schema di Associazione Temporanea di Scopo allegato al presente deliberato, facente parte integrante e sostanziale dello stesso, nel quale viene individuato quale Comime capofila Francolise;
VISTA la Legge n. 241/1990, recante le nuove nonne sul procedimento amministrativo;
VISTO lo Statuto comunale vigente;
VISTO il D. Lgs. n. 267/2000 – Testo Unico delle Leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali;
ACQUISITO
il parere favorevole di regolarità tecnica espresso dal Responsabile del Settore interessato ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs. n. 267/2000;
PRESO ATTO
che la presente deliberazione non richiede il parere di regolarità contabile in quanto non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio del Comune; CON voti unanimi favorevoli resi nelle forme di legge
DELIBERA
1) di attivare la procedure di costituzione di un’Associazione di Scopo ai sensi dell’art. 15 della Legge n. 241/1990 tra i comuni di Cellole, Sessa Aurunca, Carinola, Francolise, Sparanise, Calvi Risorta, Pignataro Maggiore, Pastorano, Vitulazio, Capua, San Tammaro e S. Maria C.V. per la realizzazione del primo tratto della “Via Francigena del SUD”, a valere sui Finanziamenti POR Campania FESR 2014-2020, PSR Campania 2014-2020, regionali e statali;
2) di approvare lo schema di Accordo di Associazione Temporanea di Scopo (ATS) tra i comuni aderenti, con capofila dell’ATS il Comune di Francolise (CE), da trasmettere ai Comuni limitrofi ai fini dell’adesione e per l’avvio delle attività conseguenti;
3) di dare atto che non vi sono spese da sostenere per la costituzione dell’ATS;
4) di dare atto che Responsabile del Procedimento ai sensi del D. Lgs. 50/2016 per l’attuazione del presente provvedimento è il Responsabile pro-tempore del Servizio Tecnico di Francolise; 5) di comunicare ai capigruppo consiliari l’oggetto della presente deliberazione a norma dell’art. 125 del D. Lgs. n. 267/2000. Successivamente, rilevata l’urgenza di provvedere in merito, con voti unanimi favorevoli espressi per alzata di mano