Home politica Il PD in prima linea, sulla presenza di immigrati all’Andolfato

Il PD in prima linea, sulla presenza di immigrati all’Andolfato

Con riferimento alla paventata allocazione di un Centro di Permanenza per i Rimpatri nella Caserma Andolfato, in Santa Maria Capua Vetere, Noi consiglieri del Partito Democratico (Di Nardo Francesco e Pappadia Umberto), su iniziativa dell’on. Sgambato, segnaliamo alcune circostanze di fatto che rendono non solo inopportuna, ma soprattutto inadeguata e contrastante con il decreto Ministeriale 17.2.2017 n. 13., tale decisione.

La Caserma Andolfato è collocata nel centro abitato di Santa Maria Capua Vetere, a ridosso di insediamenti residenziali e commerciali. Già tale semplice considerazione, pone la scelta di tale sito in netto contrasto con il dettato dell’art. 19 del menzionato decreto ministeriale, il quale, appunto, detta i criteri per la individuazione del CPR precisando che la scelta dei siti deve avvenire privilegiando: “i siti e le aree esterne ai centri urbani”.
Dunque, non si riesce a comprendere come possa essere stata prescelta la Caserma Andolfato, la quale non solo si trova all’interno del centro abitato ma non è neppure “facilmente raggiungibile”, non essendo vicina a stazioni, aeroporti civili o centri di imbarco.

Ma la cosa che preoccupa maggiormente è la mancanza di garanzie circa il rispetto dei diritti umani e dei requisiti di vivibilità ed igiene connessi a tale scelta.
Solo nell’aprile del 2011, infatti, all’interno della Caserma venne istituito un CIE, scelta, che immediatamente causò una vera e propria emergenza di ordine pubblico e di violazione dei diritti umani.

Nei primi di giugno dello stesso anno il Procuratore della Repubblica di S. Maria C.V., adottò un provvedimento di sequestro proprio della struttura, in considerazione di “accertati fatti eloquenti di devastazione che hanno reso oggettivamente inutilizzabile il CIE di S. Maria C.V.”
A ciò deve aggiungersi, che il piccolo territorio cittadino, così come in passato, non sarebbe in grado di gestire l’impatto di tale struttura che, per altro, dovrebbe essere collocata nelle immediate vicinanze dell’area archeologica dell’antica Capua (sito di rilevanza nazionale).

Ribadiremo la nostra posizione nel prossimo consiglio comunale straordinario di lunedì 22 maggio.