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CALCIO A 5. De Pascale lascia il Gladiator S. Erasmo, ecco le verità sulla retrocessione

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La stagione 2016/2017 ha decretato la retrocessione del Gladiator S. Erasmo dalla massima serie regionale di calcio a 5. Un anno travagliato quello concluso dagli uomini di mister Alessandro De Pascale, che comunque sono riusciti a contendersi la permanenza in C1 fino alla fine. Abbiamo sentito il tecnico De Pascale, che ha analizzato la stagione appena conclusa, mettendo in evidenza le 1000 difficoltà avute quest’anno, e per il tecnico sammaritano, un occhio anche al futuro, che almeno per il momento non ha offerto ancora niente di concreto.

Ecco l’intervista in esclusiva a “La Voce Sammaritana”

Quest’anno era stata messa in preventivo la retrocessione, ti aspettavi veramente un’annata così travagliata ? “Sinceramente mi aspettavo tutt’altro, però, purtroppo già è tanto che ci eravamo iscritti tra tante difficoltà, ma soprattutto con 0 giocatori in rosa. Alla fine, siamo anche riusciti a formare una rosa in grado di lottare almeno per i play out, ma varie mancanze societarie, hanno destabilizzato l’ambiente facendoci perdere giocatori importanti e arrivare al mese di novembre con 6 giocatori di movimento”.

Con l’entrata di Fabozzi ci si aspettava un cambio di rotta, che apparentemente c’è stato, ma poi in corso d’opera si sono persi dei pezzi. Quali sono le cose che non sono andate per il verso giusto ? “Praticamente il presidente Fabozzi ha portato freschezza economica, qualche giocatore nuovo e qualitativamente valido che hanno subito accettato i miei metodi di intendere il futsal. Stavamo andando anche bene, però, dopo una sconfitta interna con lo Spartak San Nicola, il presidente decise di bloccare gli stipendi promettendo di dare tutto a fine anno, anche con la retrocessione, cosa che poi non è avvenuta per tutti. Da subito dissi che vedevo la cosa sbagliata, perché qui giochiamo per il rimborso benzina, nulla di più, e nonostante tutto la squadra decise di continuare, questa cosa, ha influito drasticamente sul proseguo del campionato e dei risultati, perché non ci allenavamo con costanza, c’erano sempre assenze e a malapena arrivavamo in 10 ad allenarci”.

Oltre che mister, sei stato direttore, dirigente e delle volte presidente, quanto pensi abbia inciso questo sui ragazzi ?   “Per fortuna che Luigi Vollaro e Salvatore Capuano mi sono stati vicini per gran parte della stagione, altrimenti mi toccava anche lavare le casacche e metterle ad asciugare. Questa situazione ha influito molto sui ragazzi, soprattutto fuori casa, quando andavamo sui campi, sprovvisti di una figura societaria, facendo la conta con le macchine ed i posti disponibili”.

Cosa salvi di quest’anno ?  “Di quest’anno salvo in primis l’aver ritrovato Santo Cerbone, dopo che anni non ci parlavamo, questo per me è stata la cosa più importante, poi ho conosciuto e subito entrato in sintonia, con il proprietario della struttura Franco Scognamiglio ed il gestore dei campi Salvatore Capuano. Quello che salvo, è stata la compattezza di squadra ed il rispetto che c’è stato sempre, tra allenatore e giocatori. Nonostante c’erano problemi a morire, non abbiamo mai mollato e mai fatto pesare la situazione difficilissima a nessuno”.

A Santa Maria Capua Vetere, con l’entrata di Natale si prospetta un’ottima C2 il prossimo anno. Se arrivasse la chiamata ? “Con Enricomaria Natale, sicuramente Santa Maria Capua Vetere ha “ritrovato” una persona all’altezza di poter gestire varie situazioni, sia dirigenziali che societarie, senza dimenticare Santo Cerbone, che è stato sempre vicino a noi anche quest’anno, nonostante si era allontanato, contando sulla presenza a 360º di Fabozzi. Tornado all’anno che verrà, nonostante si sia perso la categoria, io credo che in C2 si potrà comunque riportare a Santa Maria quell’entusiasmo perso, e il duo Natale – Cerbone, formeranno una squadra all’altezza della categoria. Per quanto riguarda me, ti annuncio che nonostante volevano confermarmi come allenatore, lascio Santa Maria Capua Vetere e spero sia solo un arrivederci, preferisco stare fuori dalla mia città, perché credo che ancora non sono pronto per una piazza del genere, dove i risultati sono alla base di qualsiasi argomento calcettisitico”.

Come vede, il suo futuro nel futsal, Alessandro De Pacale ? “Per adesso praticamente sono senza squadra e senza nessun contatto di nessun genere, guarderò partite come ho sempre fatto e mi aggiornerò costantemente perché è lo sport che amo e che spero mi darà fortune e gioie in futuro. Finisco dicendoti che ringrazio tutti i ragazzi, in primis quelli che mi hanno seguito e che hanno sofferto con me, ed un grazie particolare va ai ragazzi di Santa Maria Capua Vetere che a mio avviso hanno onorato la NOSTRA città, fino alla fine”.

 

 

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