Le indagini, svolte dai Carabinieri e coordinate da questa Procura della Repubblica, sono state condotte in stretta collaborazione con la Direzione Centrale AUDIT dell’Agenzia delle Entrate di Roma anche a seguito di alcune irregolarità registrate da quell’Ufficio.
Tale sistema era così ben consolidato che raramente gli impiegati corrotti si vedevano costretti a chiedere esplicitamente l’illecito pagamento, essendo ormai divenuta prassi il versamento “in nero” della quota relativa alla prestazione fornita. Le attività di indagine hanno permesso di accertare un introito mensile “in nero” da parte dei suddetti dipendenti pubblici di migliaia di euro e un analogo risparmio da parte dei professionisti che richiedevano la documentazione.