Mariangela D’Abbraccio ha iniziato la sua carriera diretta da Eduardo nella compagnia di Luca De Filippo e Geppy Gleijeses è stato allievo prediletto del grande maestro che per lui nel ’75 revocò il veto alle sue opere: su Mariangela D’Abbraccio e Geppy Gleijeses si accenderanno i riflettori, mercoledì 31 gennaio alle 17, nella Libreria Spartaco in via Martucci 18 a Santa Maria Capua Vetere (Ce), nel corso dell’incontro “Attori-Lettori”. I due straordinari artisti si racconteranno al pubblico, soffermandosi anche sui retroscena della commedia di Eduardo De Filippo “Filumena Marturano” che li vedrà protagonisti al Teatro Garibaldi sempre mercoledì sera ma alle 21, per la regia di Liliana Cavani. Ingresso libero in libreria.
Gli Attori-Lettori: Artista versatile, Mariangela D’Abbraccio ha calcato le scene teatrali internazionali al fianco e diretta dagli artisti più grandi, da Eduardo De Filippo al figlio Luca, da Giorgio Albertazzi a Francesco Rosi. Perfettamente a suo agio anche sul grande schermo, diretta da maestri quali Franco Zeffirelli e Giovanni Veronesi, si fa apprezzare in televisione nel personaggio di Monica Cirillo nella soap opera Un posto al sole.
•Attore, drammaturgo, regista e produttore teatrale, Geppy Gleijeses ha lavorato, tra gli altri, con Alberto Sordi, Giancarlo Cobelli, Eimuntas Nekrošius, Remo Girone, Luca De Filippo, Luigi De Filippo, Luciano De Crescenzo, i fratelli Taviani, Ornella Muti, Massimo Ranieri. Nelle produzioni da lui dirette hanno lavorato registi come Luigi Squarzina, Mario Monicelli, Roberto Guicciardini, Aldo Trionfo, Mario Missiroli, Gigi Proietti, Ugo Gregoretti, Vittorio Caprioli.
Filumena Marturano: Mariangela D’Abbraccio e Geppy Gleijeses, mercoledì 31 gennaio alle ore 21, calcheranno le assi del Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere (Ce) nel ruolo di Filumena Marturano e Domenico Soriano: il personaggio di lei è caparbio, accorto, ostinato contro tutto e tutti nel perseguire la propria visione del mondo, con un passato da prostituta fatto di lotte e tristezze, decisa a difendere fino in fondo la vita e il destino dei suoi figli. Lui borghese, figlio di un ricco pasticciere, “campatore”, amante e proprietario di cavalli da corsa, è stretto in una morsa dalla donna che lo tiene in pugno perché si rifiuta di rivelargli chi dei tre figli partoriti sia il suo. Ma è soprattutto la storia di un grande amore. La commedia, ispirata da un fatto di cronaca e scritta da Eduardo per la sorella Titina, porta al pubblico il tema, scottante nel Dopoguerra, dei diritti dei figli illegittimi. A dirigerla è la più grande regista di cinema al mondo, italiana e donna, Liliana Cavani, che con questo allestimento ha debuttato nella Prosa.