Home cultura e spettacolo Libreria Spartaco, Una riflessione sul perdono. Dibattito con don Vincenzo Gallorano

Libreria Spartaco, Una riflessione sul perdono. Dibattito con don Vincenzo Gallorano

Con l’avvicinarsi della Santa Pasqua, una riflessione sul perdono è offerta dal libro “Quando pregate dite Padre Nostro” scritto dal papa Francesco Bergoglio con don Marco Pozza (ed. Rizzoli). A coglierne gli spunti per un dibattito aperto, venerdì 23 marzo, alle ore 18, nella Libreria Spartaco in via Martucci 18 a Santa Maria Capua Vetere (Ce), sarà don Vincenzo Gallorano, viceparroco del Duomo di Santa Maria Maggiore e San Simmaco. Introduce la prof.ssa Orsola Bovenzi Salamiti, presidentessa della locale sezione del Cif (Centro italiano femminile). Ingresso libero.

Il libro: “Ci vuole coraggio per pregare il Padre nostro. Ci vuole coraggio. Dico: mettetevi a dire ‘papà’ e a credere veramente che Dio è il Padre che mi accompagna, mi perdona, mi dà il pane, è attento a tutto ciò che chiedo, mi veste ancora meglio dei fiori di campo. Credere è anche un grande rischio: e se non fosse vero? Osare, osare, ma tutti insieme. Per questo pregare insieme è tanto bello: perché ci aiutiamo l’un l’altro a osare.” Il Padre nostro è la preghiera che racchiude tutte le altre, quella che Gesù stesso ha donato ai suoi discepoli per rispondere alla loro richiesta: “Insegnaci a pregare”. In questo libro, Papa Francesco la illumina versetto per versetto rispondendo alle domande di don Marco Pozza, teologo e cappellano del carcere di Padova. Le parole insegnate da Gesù entrano in risonanza con episodi della vita di Jorge Mario Bergoglio, con la sua missione apostolica e con le inquietudini e le speranze delle donne e degli uomini d’oggi, fino a diventare la guida per una vita ricca di senso e di scopo. Ogni capitolo della conversazione si conclude con dei testi di Papa Francesco – pronunciati nelle udienze del mercoledì o negli Angelus – che approfondiscono e sviluppano temi cruciali come la paternità, la grazia, il perdono, il male. Alla fine, don Marco Pozza porta il Padre nostro dentro il carcere, e lascia che due suoi parrocchiani diano voce al dolore che percorre le loro esistenze e alla loro speranza di misericordia.