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Famiglia sfrattata dal sindaco, Idee in Comune: “Si potevano perseguire vie meno traumatiche e più economiche”

Riceviamo e pubblichiamo, Comunicato Stampa del gruppo Idee in Comune – San Tammaro.

L’amministrazione a guida Stellato, inizia a calare la maschera. L’occasione è data dallo sgombero eseguito nelle prime ore di ieri mattina, mercoledì 11 luglio, a danno di un concittadino, della moglie e del figlio. Non discutiamo le ragioni tecniche che hanno portato alla velocissima decisione dell’azione coattiva eseguita dalle Forze dell’Ordine, ma sulle pesanti conseguenze che questa ha generato. Il sindaco ha pensato bene di smembrare la sventurata famiglia collocando il capo famiglia presso una “casa famiglia”, la consorte in ospedale e il figlio presso l’ex suocero del malcapitato. “Devo tutelarmi”, avrebbe chiosato Ernesto Stellato a chi chiedeva lumi circa la decisione apparsa a molti quanto meno poco attenta nei confronti dei destinatari del provvedimento. Del resto, se l’ineluttabilità dell’intervento è stata motivata dalla fatiscenza dello stabile, occorre che l’ufficio tecnico predisponga una accurata verifica su tutti i manufatti del centro storico, che potrebbero versare in condizioni simili a quello sgomberato. Ci domandiamo anche se non spettasse ai preposti uffici dell’ASL la verifica sul possesso o meno dei requisiti igienico-sanitari. Lo sgombero sarebbe motivato anche dalla presenza di lastre di eternit che, ovviamente, ci si aspetta vengano immediatamente messe in sicurezza e quindi rimosse il prima possibile. Non possiamo non domandarci, inoltre, se il sindaco Stellato non avesse potuto perseguire altre vie meno traumatiche per tutto il nucleo familiare che, a giudicare da quanto accaduto, non si è pensato due volte a dividere. Forse, dal punto di vista tecnico all’azione amministrativa non può essere mosso alcun rilievo, ma dal punto di vista etico e soprattutto umano, l’evidenza è massima. Aggiungiamo ancora, che la soluzione adottata comporta un aggravio sulle casse comunali e, quindi, un ulteriore esborso di soldi provenienti dalle tasse dei cittadini. Noi di Idee In Comune, proporremo al primo cittadino di trovare una nuova e più consona sistemazione all’intera famiglia come, ad esempio, di prendere in fitto un appartamento in favore degli sventurati; non possiamo tacere di fronte a un atto scriteriato e superficiale che aggiunge dolore a dolore.