L’amministrazione comunale, a mezzo di manifesti affissi per la città, ha motivato quelle che sarebbero le cause della mancata apertura della piscina comunale. Ebbene, il sindaco sostiene, in sintesi, che il 14 maggio scorso sia stato pubblicato un bando di gara avente ad oggetto l’affidamento quinquennale della piscina e che sarebbe andato deserto. Lo stesso Stellato afferma che sono state anche convocate le società di settore presenti sul territorio per un affidamento diretto, ma che le stesse, puntualmente, hanno rifiutato la gestione della piscina in quanto non vi era convenienza economica.
In effetti l’amministrazione comunale pretendeva che il futuro concessionario, oltre al pagamento del canone annuo, dovesse sostenere anche tutte le spese per la manutenzione straordinaria necessarie per l’apertura dell’impianto ed ammontanti a circa € 23.000,00.
A questo punto, ci chiediamo:
1) Come è possibile che sia stato predisposto un bando, tra l’altro a stagione estiva già inoltrata, così oneroso per i partecipanti e soprattutto non ci si è resi conto che le richieste avanzate dall’amministrazione erano assolutamente improponibili, dati gli introiti della struttura ed i costi da sostenere per il potenziale concessionario?
2) Come è possibile che, nonostante il precedente affidamento scadesse a dicembre 2017, ci si è ridotti a ridosso della stagione estiva, o meglio a stagione estiva inoltrata, a predisporre gli atti di gara per l’affidamento?
Questa è la continuità tanto decantata in campagna elettorale… Quella continuità che rende il nostro territorio sempre meno attrattivo per gli investimenti e disincentiva qualsiasi imprenditore volenteroso disposto ad impegnare energie e risorse per creare nuove attività a S. Tammaro.
Idee In Comune
Bovienzo – Raucci