Sulla questione STIR le Associazioni “Passione civica”, “Fermiamo il degrado ambientale”, “Adotta la città“Fermiamo i roghi tossici”, “Comitato cittadino per la delocalizzazione dello Stir” devono constatare come ancora una volta il Sindaco Mirra si muova con estremo ritardo e solo su pressione dei cittadini. La diretta web di ieri, con la quale si è lasciato intervistare dagli addetti di “Ciò che vedo in Citta” dopo le aspre polemiche dei giorni passati, ha lasciato una larga insoddisfazione tra i cittadini che lo hanno seguito. Il ragionamento del sindaco è parso poco lineare, andato avanti tra ammissioni e continui passi indietro sul tema delle immissioni odorigene. “Pensavamo- ha dichiarato l’avv. Raffaele Aveta, portavoce delle Associazioni- che il sindaco avesse ben chiaro che gli odori nauseabondi hanno la loro origine dallo Stir. Porre ancora una volta in discussione la questione, seminando dubbi e additando anche altre cause (dalla fertirrigazione, ai Regi lagni) ci allontana dalla soluzione della problematica e rende meno incisiva la sua stessa azione politica nei confronti della società che gestisce l’impianto. Anche ammettendo che ci fossero delle concause in alcuni giorni dell’anno ci chiediamo che cosa ha fatto questa amministrazione per porvi rimedio. Come cittadini, comunque, non abbiamo dubbi sull’origine dei miasmi, ben conosciuti da oltre vent’anni di peggioramento delle condizioni di vita cittadina. Su una questione così seria (come quella ambientale) che coinvolge il nostro futuro, le nostre famiglie, pretendiamo il massimo rigore e la prevalenza del principio di precauzione. Non ci interessa buttare tutto in politica (come si vorrebbe far credere), non si tratta di essere populisti o di fare demagogica (come pure siamo stati accusati) ma di ottenere rapidamente risposte chiare ed esaurienti a tutela della salute per ripristinare condizioni di vita normali nella città. Dopo tre anni di amministrazione e nonostante le nostre continue sollecitazioni ci aspettavamo dal Sindaco l’esposizione di dati tecnici o l’illustrazione di una perizia indipendente sullo stato dell’impianto e sul suo impatto. Nulla purtroppo è stato fatto, che non fosse ordinaria gestione, come dimostra la gravissima notizia di questa mattina, di alcuni camion fermati all’ingresso dello STIR per la non conformità di quanto conferito. In un solo controllo (il sindaco si vanta di averne fatto tre in dieci giorni) sette camion fermati. Se questa è la media che cosa è stato scaricato in questi anni nell’impianto, che cosa è stato fatto ai nostri polmoni. Il fermo dei camion di questa mattina è l’ennesima prova di quanto diciamo da tempo: lo STIR è un impianto impattante che va monitorato per evitare “forme di smaltimento illecito dei rifiuti” e il sindaco deve fare di più come presidente dell’Ato per migliorare la qualità di quanto conferito. Se non riesce nella sua azione persuasiva nei confronti dei comuni deve essere pronto ad adottare tutti i necessari provvedimenti sanitari. Vogliamo un’amministrazione che sappia affrontare la questione STIR con energia, non soltanto sulla spinta dei comunicati e dell’indignazione popolare. Noi continueremo a mantenere alta l’attenzione e non escludiamo il ricorso alla via giudiziaria per tutelare la salute dei cittadini”.

