Cresce la preoccupazione tra i cittadini che temono un’emergenza sanitaria. Maruzzella, la spianata dell’agro tammarese che ospita una tra le più grandi discariche d’Europa, dal primo settembre accoglierà un surplus di immondizia. Con l’annunciata chiusura del termovalorizzatore di Acerra, infatti, ben 82mila tonnellate stimate, dovranno essere ricollocate. Secondo il piano elaborato in Regione Campania, 40mila tonnellate di rifiuti andranno oltre i confini nazionali, mentre la restante parte sarà recepita per il 30% dagli Stir e il restante 70% ricadrà sulle piazzole di stoccaggio collocate presso le discariche territoriali. Casalduni, per Benevento; Caivano, per Napoli; Polla, per Salerno e, ovviamente, San Tammaro per la provincia di Caserta. Quale sia l’esatta quota che toccherà a Maruzzella, non è ancora chiaro. Secondo il piano siglato da De Luca, dovrebbe essere una collocazione temporonea non superiore ai 90 giorni. Rassicurazioni che, però, non placano i dubbi e le preoccupazioni dei cittadini di San Tammaro.

