Home cronaca Incendio Stir, Aveta: “Una manifestazione per rivendicare il diritto alla salute”

Incendio Stir, Aveta: “Una manifestazione per rivendicare il diritto alla salute”

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“La manifestazione di oggi testimonia la voglia dei cittadini di partecipare e di rivendicare il proprio diritto alla salute, a respirare aria pulita,  diritti che sono stati costantemente violati e negati in questo territorio. Come liberi cittadini siamo impegnati- ha proseguito l’avv. Raffaele Aveta- a rilanciare la questione ambientale. Gli incendi allo STIR sono il chiaro segnale che la politica non ha fatto fino in fondo il suo dovere nel garantire la sicurezza. Come sammaritani continuiamo la nostra battaglia per chiedere la delocalizzazione dell’impianto, l’adozione di sistemi antincendio adeguati e di tutte letecnologie necessarie ad eliminare le immissioni odorigene che da 20 anni affliggono la popolazione.Avrei avuto piacere che il sindaco oggi avesse partecipato alla manifestazione e ci avesse mostrato i documenti ufficiali  dell’attività’ da lui svolta per chiedere alla Gisec di accelerare i lavori di adeguamentodopo il primo gravissimo incendio di novembre 2018.Nel mese di luglio le associazioni hanno scoperto una grande quantità di ecoballe stoccate all’aperto all’interno dell’impianto. Il sindaco Mirra, a distanza di alcuni giorni, inviava alla Gisec una lettera di chiarimenti sulle cause del deposito. Questa nota e’ indicativa della mancanza di una costante vigilanza. Dopo un’estate passata con finestre chiuse a respirare morte ad agosto o a settembre il sindaco avrebbe dovuto convocare urgentemente la consulta con la Gisec per chiedere interventi urgenti. E invece non è stato fatto. Il 5 settembre (e anche nel mese di agosto) come associazioni siamo entrati nell’impianto con nostri tecnici. In quella occasione ci fu impedito di visitare alcune parti della struttura, cosa poi denunciata alla magistratura. E proprio alla magistratura chiediamo oggi di intervenire, sequestrando l’impianto per evitare nuovi pericoli, nuovi danni alla popolazione. Purtroppo abbiamo dovuto aspettare il secondo incendio per vedere un’attivita’ di controllo continuato della polizia municipale fuori lo stir allo scopo di verificare i rifiuti in ingresso. Nella citta’ di Santa Maria c’e’ un altissimotasso di mortalità per tumori al polmone e per altre neoplasie chiediamo che vengano fatti immediatamente dei campionamenti sulle matrici ambientali (acqua, aria, suolo) per capire le cause di questi dati  drammatici. Caro sindaco davanti a queste richieste, che ti riproponiamo da anni, ha il dovere di attivarti, invece di scaricare su altri ogni responsabilità. Qui si discute della salute dei figli. E proprio nel nome dei nostri bambini non possiamo fermarci. Continueremo ad oltranza la nostra lotta per assicurare vivibilità a questo territorio e alla sua popolazione. Santa Maria non diventerà la città dei veleni”.

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