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S. PRISCO. Arrivati altri esiti negativi. Critiche le condizioni della persona ricoverata

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“Si desidera comunicare ai concittadini che da poco il Sindaco, Dottor Domenico D’Angelo, è stato notiziato sulla negatività di alcuni tamponi in paese. C’è la difficoltà di contattare le persone interessate, perché quando il tampone viene richiesto dal medico di famiglia la comunicazione alle istituzioni spesso non è corredata dal contatto telefonico. Di conseguenza è difficile individuare chi è stato sottoposto al tampone mancando questo dato, oltretutto si richiede come altro dato fondamentale il giorno in cui è stato fatto il tampone, ragion per cui chi si mette in contatto con la Protezione civile o la Pagina Facebook deve necessariamente fornire anche la data dell’effettuazione del tampone” – dichiara il sindaco D’Angelo – “Il contatto telefonico della Protezione civile è il 3346501061, in alternativa si può contattare tramite Messanger la pagina Facebook di LeAli. In entrambi i casi c’è la garanzia assoluta dell’anonimato. In totale sul territorio Siamo a 6 casi di positività, ad esclusione del primo caso di positività della la persona poi deceduta. Le condizioni di salute dei 5 positivi in isolamento presso il domicilio sono discrete, Idem per i familiari. Restano critiche ma stazionarie le condizioni della persona ricoverata. Ci preme, inoltre, evidenziare che i beni distribuiti dalla Protezione civile hanno la priorità assoluta per le famiglie più indigenti e bisognose al momento, peraltro uno dei requisiti fondamentali è la residenza a San Prisco. Il controllo della distribuzione dei beni viene fatto con l’ausilio degli assistenti sociali proprio per verificare l’effettiva necessità. L’invito, quindi, è di contattare la Protezione civile se c’è un effettivo stato di necessità e non di intasare di chiamate il loro contatto telefonico. Come ribadito più volte nei giorni scorsi si fa appello al senso di responsabilità di tutti affinché si resti a casa, e di uscire solo per reperire i generi di prima necessità e di farlo uno per nucleo familiare, cercando se possibile di concentrare le uscite al minimo (sarebbe auspicabile una volta a settimana) nel rispetto di tutte le norme di prevenzione (distanza di 1mt, uso di mascherine e guanti). Siamo, a tutti gli effetti, nella fase calda dei contagi, l’unica misura utile contro il COVID-19 è il restare a casa”.

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