Nel primo pomeriggio del 06 Aprile 2020, i detenuti ristretti in una delle sezioni detentive della Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere hanno messo in atto una protesta sfogata poi in aggressione nei confronti degli Agenti di Polizia Penitenziaria.
A denunciare il fatto è Michele Vergale Dirigente del Si.P.Pe. (Sindacato Polizia Penitenziaria) che da sempre denuncia gli eventi critici del Penitenziario.
I detenuti – commenta Vergale – senza esitare hanno usato armi rudimentali e l’olio bollente contro i Poliziotti, fortunatamente solo alcuni Agenti hanno riportato lievi ferite. Il rispetto delle regole, a quanto pare, per i detenuti sono diventati un optional. Grazie alla grande professionalità degli Agenti intervenuti sul posto per ripristinare l’ordine, la sicurezza e la disciplina della sezione, si è potuto evitare che accadesse il peggio.
I casi di aggressione verso gli operatori penitenziari – conclude Vergale – cominciano a diventare sempre più frequenti. Occorre che le Istituzioni, anziché’ di preoccuparsi a fare mettere il numero identificativo sul casco e sulla divisa dei Poliziotti, introducessero il reato di tortura per chi maltratta o aggredisce un Poliziotto.
Sulle aggressioni interviene anche il Segretario Generale del SIPPE Carmine Olanda, questi fatti e i dati allarmanti sulleaggressioni in continua crescita a livello Nazionale, devono fare riflettere il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, che non può rimanere in silenzio continuando a limitarsi solo a fare il suo semplice sorrisino. Il Ministro della Giustizia, alle belle parole che ha speso durante la campagna elettorale devono seguire i fatti, al fine di garantire agli Agenti di Polizia Penitenziari più Tutela e di conseguenza più Autorità d’ intervento, cosa che oggi questo governo non sta minimamente preoccupandosi di fare. Con l’occasione esprimiamo massima solidarietà ai colleghi coinvolti nella vicenda, augurandogli una pronta guarigione.