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S. PRISCO. “Appia Day” e domenica al museo, boom di visite alle Carceri Vecchie

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Il mausoleo di età romana lungo l’Appia, la cui gestione è da poco passata alla Direzione regionale Musei Campania, apre al pubblico in occasione di Appiaday con l’evento “L’APPIA E LE CARCERI VECCHIE” a cura della Direzione regionale Musei Campania e dell’Amministrazione Comunale di San Prisco

Visite guidate con pannelli espositivi a cura dell’Associazione Storica Locale San Prisco per le Carceri Vecchie e dell’Assessorato al Turismo e Marketing territoriale

Lungo l’Appia, immediatamente al di fuori della porta urbica orientale dell’antica città di Capua, si incontra il monumento funerario detto “le Carceri Vecchie”.

Il mausoleo, famoso già nel Rinascimento, come testimoniano i disegni di illustri architetti, è uno dei maggiori esempi dell’architettura funeraria di età romana ispirata alle prestigiose tombe a tumulo.

Il corpo cilindrico di base è scandito esternamente da semicolonne tuscaniche su plinto, rivestite di stucco e scanalate, tra le quali si inseriscono nicchie chiuse ad arco con calotte decorate con motivi a conchiglia in stucco. Architrave e fascia di cornice chiudono l’elemento di base su cui è impostato un secondo corpo cilindrico di diametro inferiore. Dall’ingresso, oggi obliterato dalla chiesetta, si accedeva, mediante un corridoio, al centro del monumento dove si articolava la camera sepolcrale a croce greca con i bracci coperti a volta; il corpo centrale, più alto e con volta a crociera, era illuminato da feritoie aperte nel tamburo superiore. Si conservano tracce della decorazione pittorica con motivi ad edicola e pilastrini. Da uno dei due bracci, attraverso una botola, si accedeva alla camera ipogeica con funzione sepolcrale. La struttura muraria, in opera pseudo reticolata alternata a filari di laterizio, consente di datare il monumento all’età sillana.

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