Il 31 maggio è scaduta la manifestazione d’interesse riservata a tutti i comuni per candidarsi a Capitale Italiana della Cultura 2020. La città di Santa Maria Capua Vetere non ha presentato adesione e a confermarlo è il consigliere di minoranza in forza al Pd, Francesco Di Nardo che sottolinea “La città di Santa Maria Capua Vetere perde un’altra occasione di rilancio e valorizzazione di livello mondiale. 46 città italiane, di cui 8 campane (Agropoli, Aversa, Benevento, Paestum, Caserta, Ravello e Telese Terme), hanno manifestato interesse e proseguiranno nelle successive fasi selettive. Un record di partecipazioni rispetto alle edizioni precedenti, un mezzogiorno mobilitato in modo massiccio, la Campania come regione più “rappresentata” ma non c’è assolutamente traccia di Santa Maria Capua Vetere. Una grossa occasione che aveva l’Amministrazione Comunale della nostra città per investire sulla cultura come volano di sviluppo. Le eccellenze del nostro patrimonio culturale meritano una diversa attenzione, altre sfide, una riscoperta dei valori artistici e storici della città”.